Punta San Virgilio

La punta di San Vigilio, estremo lembo del Baldo, è il punto più sporgente nell’acqua dopo la penisola di Sirmione.

Essa si protende nel lago proprio dove questo è più ampio ed aperto; da qui si domina praticamente tutto il Garda. A sinistra si snoda la sponda meridionale che comprende la Rocca di Manerba; a destra, dopo l’isola di Garda, vi è il Golfo di Salò e si vedono Gardone e Maderno. Su di un fianco del promontorio si apre una piccola baia chiamata “delle Sirene”, sull’altro un pittoresco porticciolo davanti al quale sorge lo scoglio detto “della Stella”. La vera punta è costituita dalla parte padronale o Villa San Vigilio che racchiude il parco, il belvedere romano, la grande serra dei Limoni e Aranci, il Palazzo e la chiesetta.

Sempre adiacente al lago ed accanto al porticciolo si trova la “Locanda San Vigilio” che dal 500 ospita i visitatori. La punta ospita, inoltre, le abitazioni dei dipendenti ed un vasto annoso bosco di ulivi e cipressi, parte dei quali fiancheggiano il viale che dalla strada Gardesana, conduce alla villa. Questa zona gode di una eterna primavera che favorisce la crescita di innumerevoli piante mediterranee, fra cui l’Agave.

Al porticciolo si accede per un’apertura ad arco che unisce la locanda alla antica taverna. Un piccolo cortile immette in una seconda piazzetta prospicente il lago: qui si affaccia la chiesetta all’ombra di alcuni maestosi alberi che si specchiano nell’acqua. L’interno della chiesa è adorno di grandi quadri, rappresentanti scene della Passione di Cristo, e di una statua marmorea con l’iscrizione: “En somnii explanatio” (“Ecco la spiegazione del sogno”). D’Annunzio trovò questo motto così significativo per San Vigilio da suggerire al Conte Guarienti di adottarlo per la locanda. Al centro del pavimento della chiesa si trovano due lapidi sepolcrali che testimoniano il desiderio di Agostino Brenzoni di essere sepolto nel luogo che tanto amava. Su San Vigilio, e sul suo nome, esistono alcune leggende: fra queste, una in particolare narra che, dopo la calata dei Franchi, Carlo Magno concesse questo territorio ad un eremita, Vigilio, il quale visse e morì in santità dando il nome al promontorio.

Molti personaggi, che visitarono il lago, furono attratti dalla bellezza di questo luogo; fra essi si ricordano: Maria Luigia moglie di Napoleone Bonaparte, l’imperatore Alessandro Re di Russia, il Kaiser Francesco Giuseppe, il pittore Sargent e il Re di Napoli Ferdinando IV. In epoca più recente, vi soggiornarono il ministro Churchill, il ministro inglese Cripps, il Presidente Einaudi, l’Ambasciatore inglese Clarke e molti attori tra i quali Vivien Leigh e Lawrence Oliver. Nel 1986 il Principe Carlo d’Inghilterra vi si trattenne per diversi giorni in compagnia dei Principi del Lichtenstein, nel 1989, il Re Juan Carlos di Spagna soggiornò alcune notti alla locanda rimanendo estasiato dal fascino del borgo e della sua accogliente natura. Vi sono inoltre clienti che da più di venti anni soggiornano alla locanda.

 

A San Vigilio, per chi desidera soggiornarvi, si trovano la locanda di prima categoria con sette camere doppie ed un piccolo ristorante con giardino affacciato sul lago. Riservato e a dispozione delle imbarcazioni dei clienti, vi è il porticciolo dove i visitatori si possono trattenere e ristorare alla antica taverna, ammirando splendidi tramonti ed il sempre suggestivo paesaggio lacustre. Inoltre vi è la possibilità di accedere alla Baia delle Sirene, dove la spiaggia riservata, i 30.000 mq. di ombrosi uliveti con splendidi e verdi prati, i due bar e vari altri accurati servizi, anche per bambini contribuiscono a far trascorrere in perfetta armonia le calde giornate estive.